Buona la prima della Lario ai Mondiali in Bielorussia

In acqua anche un due senza “societario” cinquant’anni dopo Pestuggia e Lucini e i fratelli Prina

Buona la partenza degli atleti della Canottieri Lario G.Sinigaglia 1891 ai Mondiali Under 23 di Brest in Bielorussia. Sabrina Noseda ha confermato che il suo quattro di coppia leggero con Giulia Pollini (Cernobbio), Eleonora Trivella (Viareggio) e Deborah Battagin (Monate) è una delle barche più “in palla” della spedizione azzurra.
Oggi ha vinto la sua batteria con il migliore tempo assoluto, che vale la finale e forse qualcosa di più. “La Noseda merita una consacrazione mondiale” spiega il presidente della Lario, Enzo Molteni
“Sabrina è in peso da oltre due settimane e l’ho sentita molto motivata. La barca può giocarsi una medaglia – spiega il direttore tecnico Stefano Fraquelli - ma c’è molta concorrenza, dalle americane, alle tedesche, passando per le australiane, tutte squadre che hanno grande tradizione nel quattro di coppia”. E poi c’è Giulia Longatti, al suo primo anno nella categoria e già in Nazionale.
Il suo doppio assoluto con Alessandra Menegatti (Padova) ha fatto il secondo posto in batteria. Sarà impegnata nei recuperi, ma ha dimostrato ancora una volta di essere una speranza del remo italiano.
“La loro è una barca difficile, sono delle riserve gareggianti - spiega Fraquelli - per Giulia che è un peso leggero si tratta di una gara da vivere a livello di esperienza internazionale. Ho sperato di vederla in singolo, ma va bene così. Raggiungere la finale per lei sarebbe come vincere un oro”.
E passiamo al settore maschile, dove il due senza di Marius Wurzel e Carlo Stradella si è dovuto accontentare del quarto posto in batteria. Domani saranno impegnati nei recuperi. Per trovare un equipaggio tutto Lario a una competizione internazionale si deve fare un tuffo nel passato. Cinquant’anni fa, Olimpiadi di Roma 1960 viene convocato il due senza di Egidio e Fioravante Prina (che non gareggerà per un’indisposizione di Egidio) e il doppio di Severino Lucini e Cesare Pestuggia. Ed è questa l’eredità che devono raccogliere Marius Wurzel e Carlo Stradella, neocampioni italiani U23 sul quattro senza ai Mondiali di Brest in Bielorussia che si aprono oggi. Preparati dal direttore tecnico della Lario, Stefano Fraquelli, Carlo e Marius non sono nuovi all’esperienza iridata in azzurro, ma questa volta gareggeranno insieme su una delle barche più dure e difficili del canottaggio, il due senza. “Valgono la finale - dice Fraquelli - ma dovranno dare tutto. A livello di motivazione credo che non ci sia barca migliore per loro”. Certo che poteva essere un quattro senza tutto Lario, visti i risultati di Piediluco. “Andrea Casetti e Andrea Corti hanno dimostrato di poter valere l’azzurro, è vero. Per Casetti la mancata convocazione è stata molto dolorosa, spero di poterlo recuperare in settembre, lui sa quanto tutta la Lario lo stimi come atleta e come persona. Il compito dei selezionatori è arduo, gli atleti di buon livello sono moltissimi e si devono valutare mille cose. Sono sincero, un po’ a un quattro senza della Lario ai mondiali, preparato a Pusiano, magari, ci avevamo sperato, ma non si devono fare drammi, soprattutto a livello giovanile. Casetti sa di aver battuto la Finanza agli Italiani, una vittoria che rimarrà nella storia”.
A seguire i quattro protagonisti della Lario in Bielorussia, con Stefano Fraquelli anche dei tifosi particolari, si tratta dell’allenatore Davide Noseda (papà di Sabrina) con la moglie Roberta e di Roberta Tagliabue, già consigliere della Lario e presidente della sezione adaptive e zia di Carlo Stradella.

Foto Detlev Seyb - Canottaggio.org ©

Giulia 2xGiulia 2xSabrina 4xSabrina 4x
Marius e CarloMarius e Carlo

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