Luca Varesano ai Mondiali di Indoor Rowing

LucavaresanoLucavaresano


“Quando abbiamo pensato di aprire una sezione disabili per il canottaggio – spiega il presidente della Canottieri Lario G.Sinigaglia, Enzo Molteni – abbiamo valutato sicuramente l’aspetto sociale dell’operazione, la possibilità che avremmo garantito a chi è portatore di un handicap fisico dalla nascita o a causa di un incidente, ai disabili mentali, di venire a contatto con il nostro splendido sport, fatto di emozioni, di natura. Non avevo considerato l’aspetto agonistico della questione. Così oggi posso dire di essere felice, ma anche stupito di dover festeggiare la convocazione di uno dei nostri ragazzi, Luca Varesano, che dall’inizio grazie alla dottoressa Gaetana Mariani e a Fausto Panizza, terapista di Villa Santa Maria è stato inserito nel nostro progetto”. “Luca è un ragazzo fantastico, un esempio per molti a livello di impegno, di una simpatia travolgente. Non dimenticheremo mai il suo dialogo con Davide Van De Sfroos durante la cena sociale dello scorso anno. Arrivare a questi traguardi, ripeto, non è l’unica ambizione della nostra sezione disabili, ma è certamente un risultato che ci riempie di orgoglio”.
Luca Varesano il 17enne disabile mentale seguito dall’Istituto Villa Santa Maria di Tavernerio e in particolare dal terapista e allenatore Fausto Panizza non è nuovo però a queste performance. Questa estate ha preso parte in più occasioni ai ritiri con la nazionale adaptive a Gavirate del direttore tecnico Paola Grizzetti. Gli è sfuggita per un soffio la chiamata rappresentare l’Italia negli ultimi Mondiali in Nuova Zelanda, ma è facile pensare, considerata la giovane età di Luca, che ci saranno altre possibilità iridate per lui. Nel 2009 a fermare Luca nella corsa verso la competizione iridata indoor in programma ad Hong Kong ci si era messa di mezzo la burocrazia.
A livello di indoor rowing, Luca Varesano è vicecampione italiano in carica. Ai Campionati tricolori di Bari Luca lo scorso gennaio l’atleta della Lario, ospite di Villa Santa Maria era impegnato sui 1.000 metro. Era partito con un ritmo indiavolato nella sua batteria, conducendo con una media di 1’30”. Una fatica che a metà gara nonostante un buon vantaggio sugli avversari gli era costata però un momento di defaiance. Poi la ripresa e la rincorsa verso l’altro big, impegnato nella sfida Carlo Dal Verme della Gavirate, argento sul quattro con ai mondiali di Polonia nel 2009 e campione di regolarità. All’arrivo la vittoria era andata a Del Verme con Varesano staccato di 2”40, una bella sorpresa al terzo posto occupato da Francesco Pianese sempre della Lario, che ha ripreso l’attività remiera dopo un anno  di stop, staccato solo di 2”90 dal primo.
La competizione iridata è in programma dal 24 al 28 novembre a Caminha in Portogallo, città nel Nord del Paese (sul confine con la Galizia spagnola) di 17.069 abitanti nel distretto di Viana do Castelo. Nel 2009 i Mondiali furono disputati ad Hong Kong .


Presente in Canottieri per festeggiare la convocazione anche l’assessore allo Sport del Comune di Como, Stefano Molinari. “Lo sport serve a sghettizzare i disabili. Qui alla Lario in pochi anni si è riusciti ad arrivare ai massimi livelli, ma mi preme anche sottolineare l’importanza a livello sociale dell’attività dello storico sodalizio. Non posso fare altro che complimentarmi con il presidente Molteni, con il suo staff e naturalmente con i responsabili di una realtà quale Villa Santa Maria”.


Paolo Tornari, medico e presidente della sezione disabili della Canottieri Lario ha sottolineato nella conferenza stampa di annuncio della convocazione di Varesano l’importanza dei gesti del canottaggio, la sistematicità e la ripetizione per la crescita dei giovani disabili. “Avevamo sperato fino all’ultimo nella convocazione in Nuova Zelanda, ma ora questo riconoscimento della Federazione appaga Luca e tutto lo staff di qualsiasi sacrificio. Intanto il progetto della Lario si sta allargando da Como verso Pusiano, con la collaborazione dell’assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Como, Simona Saladini”.
“Tutto è partito come un gioco – ha sottolineato il terapista di Villa Santa Maria, Fausto Panizza, in partenza per il Portogallo con Luca – ma questa estate l’impegno è aumentato notevolmente. Abbiamo mandato ogni giorno i nostri test al dottor Pietro Poli e a Paola Grizzetti. Ricordo che un giorno ci hanno risposto con un messaggio dicendo: “Luca non è un’atleta è una macchina da guerra”. Quel giorno abbiamo capito di avercela fatta. In questi giorni stiamo spiegando a Luca, che frequenta la terza media, dove sia il Portogallo e quale sarà il viaggio. Varesano sarà impegnato su quattro gare, sui 500, i 1.000 e in due staffette, speriamo di portare a casa qualche medaglia”.
Gaetana Mariani, presidente e direttore generale di Villa Santa Maria ha sottolineato l’importanza di aver trovato un partner come la Canottieri Lario, ma anche istituzioni capaci di credere nel progetto. “Senza il sostegno di Confindustria Como tutto sarebbe stato molto più difficile. Sono grata al presidente Ambrogio Taborelli che ha preso a cuore il nostro istituto”. “Villa Santa Maria – ha detto lo stesso Ambrogio Taborelli – rappresenta un centro di eccellenza per i disabili, un fiore all’occhiello per la nostra provincia, così come la Canottieri Lario è un fiore all’occhiello della nostra città”.
Gli interventi sono stati chiusi dall’assessore ai Servizi Sociali di Villa Saporiti, Simona Saladini. “Luca grazie al canottaggio ha superato delle barriere, per questo il mio assessorato vuole proseguire nel sostenere questa attività sportiva. Abbiamo da poco ufficializzato un contributo per sviluppare l’attività anche nell’Erbese, dove vi sono quaranta disabili che vorrebbero provare il canottaggio. Penso sia importante fare capire alle società sportive come la Lario e ad istituti come Villa Santa Maria che non vi abbiamo lasciati soli”.


 Il progetto Adaptive Rowing, il canottaggio riservato ai disabili mentali e fisici alla Canottieri Lario G.Sinigaglia 1891 è stato avviato tre anni fa. Molto di questo percorso finora effettuato si deve all’incontro tra il presidente della Canottieri Lario, Enzo Molteni e Christian Beretta, il comasco che nel nuoto aveva preso parte alle Paralimpiadi di Barcellona.
Oggi sotto la guida del presidente della sezione disabili, dottor Paolo Tornari, la Lario può contare su venti atleti tesserati e su un bacino d’utenza sempre più ampio.
La sezione Adaptive della Lario si divide in cinque gruppi differenti. Cinque disabili che frequentano la Lario provengono dall’Istituto Villa Santa Maria di Tavernerio, otto dall’Istituto Professionale Ripamonti (scuola superiore di riferimento per i disabili in provincia di Como), otto dal Villa Padre Monti e cinque dalla Global Sport Lario sotto la guida del dottor Claudio Cetti, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale del Sant’Anna e socio, da sempre, della Lario.
Il quinto e ultimo gruppo è rappresentato naturalmente dal capitano della sezione Adaptive, Christian Beretta e da due atleti paraplegici in seguito ad infortunio. Si tratta in questo caso di sportivi non più giovanissimi che provengono da altre discipline e sono venuti a conoscenza della possibilità di praticare il canottaggio a livello federale in una società della provincia di Como. Oggi la Canottieri Lario è una delle 15 società italiane affiliate alla Federazione per l'Adaptive Rowing.
Quest’anno l’intento del vicepresidente allo Sport, Maurizio Ballabio e del presidente della sezione disabili, Paolo Tornari è di proseguire con i giovani dela Ripamonti, che hanno concluso quest’anno la sua seconda esperienza e anche di avviare un progetto con i poli scolastici dell’Erbese in modo che possano gravitare direttamente sul centro remiero di Eupilio.
I docenti di educazione fisica e gli insegnanti di sostegno della Ripamonti si recano ogni settimana con alcuni ragazzi nella vasca voga della Canottieri per un primo approccio con questo sport. I tecnici della sezione Adaptive della Lario, coordinati dal professor Andrea Tenca insegnano ai giovani studenti i primi segreti dell’arte del remo e seguono con grande attenzione i progressi a livello di impegno e coordinazione. Per qualcuno ci sarà poi anche l’uscita in barca.
Fare praticare ai disabili l’Adaptive Rowing significa oggi affrontare spese e costi quotidiani, abbattere ogni barriera architettonica e dotare la Canottieri a livello sportivo e strutturale di mezzi idonei affinché i disabili possano affrontare il mondo del remo senza ulteriori ostacoli.
Anche per questo diventa fondamentale il sostegno che enti ed istituzioni dedicano al progetto, dalla Fondazione Cariplo alla Provincia di Como, assessorato ai Servizi Sociali (cha la scorsa primavera ha acquistato due imbarcazioni un singolo e un quattro riservati ai disabili) e al Comune di Como, assessorato allo Sport.


Non solo buone notizie sul fronte della sezione disabili per la Lario. In settimana è arrivata infatti anche la convocazione per il raduno di Piediluco per i tre campioni italiani Under 23 sul quattro senza, ossia Andrea Corti, Carlo Stradella e Marius Wurzel, gli ultimi due protagonisti anche del due senza azzurro ai Mondiali di Racice nella Repubblica Ceca.


 

Privacy Policy | Cookie Policy