Sabrina Noseda è campionessa del mondo

E’ la seconda donna iridata nella storia ultracentenaria della Lario

La sede razionalista di viale Puecher come le tribune di Brest in Bielorussia. Tutti attaccati al computer a seguire le regate live dei Campionati del Mondo Under 23 di canottaggio. E poi un boato. Urla di gioia tra i ragazzi e le ragazze della squadra agonistica, i tecnici, i soci e i consiglieri, qualche lacrima. Sabrina Noseda è campionessa del mondo. Il suo quattro di coppia con Debora Battagin (Canottieri Varese) capovoga, Eleonora Trivella (Viareggio) al numero due e Giulia Pollini (Cernobbio) al numero quattro ha tagliato per primo il traguardo ai duemila metri in 6’36”87 davanti alla Germania e alla Francia, poi Australia, Stati Uniti e Giappone. Una vittoria perentoria, così come era stata giovedì la batteria del quattro di coppia leggero azzurro, chiusa con il primo tempo assoluto. Debora, Eleonora, Sabrina e Giulia tagliano prime la linea ideale dei 500 metri e da quella posizione non arretrano mai, sono prime ai 1.000 e ai 1.500 e poi la festa. Festa sugli spalti per papà Davide e mamma Roberta, che hanno seguito la loro Sabri in questa tappa fondamentale di una carriera esaltante, ma alla quale mancava ancora l’incoronazione iridata. Commosso anche il direttore tecnico Stefano Fraquelli, anche lui a Brest. Fraquelli da oggi è il tecnico più titolato di sempre nella storia ultracentenaria della Canottieri Lario G.Sinigaglia 1891. Non c’è più il grande Daniele Gilardoni, ma la Lario continua a vincere campionati del mondo e sempre sulla stessa barca, il quattro di coppia leggero, insomma. “Questa era proprio la ciliegina che mancava – dice emozionato il presidente Enzo Molteni – la grande affermazione internazionale, la conquista più bella di una carriera per Sabrina che è iniziata prestissimo a grandi livelli. Tanti anni in barca nonostante la giovane età, tanti successi, qualche delusione e ora l’oro mondiale. Sono felice per papà Davide, che è il primo malato del canottaggio”. La valanga rosa della Lario continua insomma a mietere successi. “Sabrina è la seconda donna della nostra società, dopo la sua amica Claudia Wurzel a vincere un campionato del mondo. Claudia ha aperto un ciclo e insieme con Sabrina, Giula, Gaia e le altre nostre stelline possono darci ancora tante soddisfazioni” commenta ancora Molteni.
Nessuno alla vigilia dei Mondiali voleva parlare apertamente di medaglia iridata per la 21enne Noseda. Lo scorso anno, sulla stessa barca sembrava potesse essere la volta buona, ma invece non arrivò nulla. Invece in Bielorussia… “Posso dire che mai come quest’anno avevo visto Sabrina in forma, determinata e serena. C’erano tutti i requisiti per una grandissima affermazione, compreso la presenza in barca di Giulia Pollini, che ha condiviso gran parte della carriera azzurra con la nostra Sabri. Complimenti agli amici della Canottieri Cernobbio. Questo titolo iridato è un titolo che sa molto di Lago di Como”. E ora dovete pensare ai festeggiamenti. “Martedì sera faremo subito una spaghettata in società, poi mercoledì sera abbiamo una sfilata di moda a bordo piscina e vogliamo che Sabrina sfili con la sua medaglia, inviteremo anche la Pollini naturalmente! So che Cernobbio organizzerà qualcosa sabato. Insomma cercheremo di celebrare degnamente questo successo che riempie me, il consiglio e tutti i soci e gli amici della Lario di orgoglio. E non dimentichiamoci degli altri protagonisti dei Mondiali di Brest”. Giulia Longatti ha infatti vinto anche lei la sua “medaglia” oggi. Lei, peso leggero all’esordio nella categoria Under 23 e per di più sul doppio assoluto (pesante) con Federica Menegatti. Hanno chiuso al sesto posto in finale un’esperienza che vale oro. Sesti in semifinale anche Marius Wurzel e Carlo Stradella. Autori di una prova generosa sulla barca più difficile del canottaggio, il due senza. Per loro ci sarà la finalina, ma anche la consapevolezza di essere lì, tra i migliori del mondo nella categoria e di poterci riprovare il prossimo anno.

Foto Detlev Seyb - Canottaggio.org ©

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